Intelligenza Emotiva

intelligenza emotiva

Intelligenza Emotiva, questo è l’argomento della lezione di oggi.

Perché intelligenza emotiva?

Esiste, come probabilmente saprete, un’intelligenza razionale che è quella a cui siamo stati abituati sin dai banchi di scuola ed una intelligenza incentrata sulle emozioni.

Mayer e Salovey

Di intelligenza emotiva si è parlato di recente, sopratutto, a seguito di alcuni studiosi che addirittura ne hanno introdotto il termine: Mayer e Salovey.

Questi studiosi si sono resi conto che al di là dell’intelligenza razionale, misurabile con il quoziente intellettivo, esiste un’altra forma di intelligenza, appunto quella emotiva che deve stare in equilibrio con quella razionale se vogliamo vivere in termini di benessere e persino felicità.

Goleman | Intelligenza Emotiva

Goleman, in suo saggio dal titolo “Intelligenza Emotiva”, stabilì che l’intelligenza consiste in alcune capacità:

  • La capacità di conoscere se stessi, ovvero, i punti di forza e quelli di debolezza
  • L’empatia
  • La capacità di auto-controllarsi
  • La motivazione
  • Il socializzare

Goleman, non è stato l’unico ad occuparsi di intelligenza emotiva.

Gardner | Intelligenza Emotiva

Per primo fu Gardner che con la teoria delle intelligenze multiple, aveva stabilito che non esiste soltanto un tipo di intelligenza, non esiste soltanto l’intelligenza linguistica, logica o matematica, bensì, esiste una pluralità di intelligenze.

Non a caso la sua teoria si definisce teoria delle intelligenze multiple.

Quindi, quali sono secondo Gardner queste intelligenze?

Oltre all’intelligenza linguistica, logico, matematica, l’intelligenza spaziale, cinestetica motoria, naturale.

Ascolta “Intelligenza emotiva | Pt.2 Professoressa Piazza” su Spreaker.

Intelligenza Razionale

Ma quella più importante che si collega a Goleman è l’intelligenza relazionale, interrelazionale e l’intelligenza che si concentra su se stesso.

Anche per Gardner era importante conoscere se stessi e sapersi relazionare.

Queste intelligenze si ritrovano, dunque, in Goleman in quanto ritiene sia importantissimo relazionarsi con gli altri, conoscerne e accettarne il punto di vista.

In una situazione di equilibrio, fa sì che anche nel mondo del lavoro, a scuola o ovunque ci venga richiesto un impegno particolare, sia importante utilizzare l’intelligenza emotiva.

Ad esempio, ci sono delle persone geniali, dal punto di vista culturale, che sanno fare cose eccezionali ma magari in un’azienda dove lavorano sono infelici.

Quanto detto, perché viene usata in primo piano l’intelligenza razionale, quella logica che è riproduttiva e in quanto tale misurabile.

L’intelligenza emotiva, invece, dà gioia e partecipazione.

Intelligenza Emotiva

Quindi, oggi più che mai si diffonde questo concetto di intelligenza emotiva che è complementare all’intelligenza razionale.

La radice del termine emozione, deriva da émouvoir «mettere in movimento».

L’Emozione

Ne deriva che L’emozione sia una spinta all’azione e il mondo delle emozioni, un mondo molto complesso.

Molti sono stati gli studiosi che si sono occupati di emozioni.

  • Quali sono le parti del nostro corpo che presiedono alle emozioni?
  • Da dove derivano le emozioni?
  • Quali sono le cause?
  • Quali le conseguenze?

Darwin e lo studio sulle emozioni

Gli studi sono stati tanti a partire da Darwin che ideò ed elaborò la teoria evoluzionistica in cui diceva che le emozioni sono universali.

In uno studio “Le espressioni delle emozioni” del 1872 degli animali e dell’uomo, Darwin sostenne che le espressioni del viso e di tutte le persone sono identiche quando vivono ed esprimono una determinata emozione.

Ekman | Intelligenza Emotiva

Questa affermazione fu condotta e condivisa da Ekman, un fisiologo che addirittura si recò nella Nuova Guinea per fare degli esperimenti.

Notò che alcune tribù di questa regione, vedendo delle foto che rappresentavano emozioni, provavano le stesse emozioni della foto.

Questo significa che le emozioni sono universali e lui le indicò come primarie.

Al di là delle condizioni culturali di una persona o di un popolo, la tristezza, la rabbia, la gioia, sono tutte emozioni importanti che hanno una caratteristica adattiva.

Sono emozioni che sono servite nel tempo per adattarsi all’ambiente e per difendersi in particolare periodi.

Laddove ci fossero pericoli, a livello corporeo si innescavano dei meccanismi per cui il nostro antenato scappava oppure si rifugiava o si adattava alla circostanza.

James-Lange e di Cannon | Intelligenza Emotiva

Altre teorie si sono avute nel tempo, come la teoria neurofisiologica di James-Lange e di Cannon.

Le due teorie erano contrapposte in quanto la prima privilegiava l’aspetto neuro vegetativo, ovvero, le emozioni che partono dalla periferia per arrivare al cervello, mentre per Cannon le emozioni derivano dal cervello, in particolare dal talamo per poi arrivare al corpo.

Altri teorici furono cognitivisti e dettero importanza al pensiero e alla mente.

Il nostro cervello

Ricordiamo in questa fase che, oggi la ricerca, si sta concentrando, per ciò che concerne le emozioni, su una parte particolare del nostro cervello che si chiama cervello limbico che è costituito dal talamo, dall’ipotalamo, dall’ippocampo e da questa struttura neurale a forma di mandorla che è l’amigdala.

Questa struttura ha una funzione ben precisa, ovvero, in situazione di uno stimolo emotigeno, allerta subito il corpo, perché raffronta l’emozione che sta per verificarsi a episodi del passato che sono nella memoria dell’ippocampo.

Quindi, nuovi studi, nuove ricerche per comprendere questo mondo che è il nostro cervello che ancora non è del tutto esplorato.

Non soltanto quello del pensiero, della ragione, ma anche quelle del cuore, delle emozioni che non riusciamo a toccare ma che hanno origine da quella parte meravigliosa del nostro corpo che è il cervello.

Spero che questo articolo sull’Intelligenza Emotiva ti sia stato d’aiuto.

Vuoi che parli di una lezione in particolare? Scrivilo tra i commenti e io vedrò di realizzarne una nuova video lezione e un nuovo articolo.

Inoltre, ti invito a visitare il mio canale YouTube dove troverai altre lezioni ricche di contenuto.

Buono studio,

Professoressa Piazza

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