D.P.R 275/99. Questo è l’argomento di cui parleremo in questo articolo.
Non possiamo prescindere da questo argomento, in quanto i dirigenti scolastici esplicitano la loro attività proprio in scuole autonome.
L’autonomia è sancita dal regolamento sull’autonomia delle istituzioni scolastiche D.P.R 275/99.
Questo regolamento, nei vari articoli, esprime e chiarisce le varie tipologie di autonomia delle varie scuole.
Ciascuna scuola, infatti, è autonoma dal punto di vista:
- didattico
- organizzativo
- della ricerca
- dello sviluppo
- della sperimentazione.
Cosa significa Autonomia Didattica? | D.P.R 275/99
Significa che nella prassi didattica, quindi, nell’utilizzo delle metodologie, dell’innovazione, delle tecnologie, la scuola è autonoma e non dipende dallo stato ma, nel rispetto delle norme generali dello stato mette in atto tecniche e metodi che appartengono a quella singola istituzione.
Autonomia Organizzativa
Per ciò che concerne l’autonomia organizzativa, sappiamo già che quando parliamo di organizzazione, ci riferiamo a:
- tempi
- spazi
- risorse.
Tempi: orari scolastici, calendari scolastici;
Risorse: tutte le professionalità che vivono e operano all’interno della scuola;
Mezzi: gli strumenti.
Tutto questo viene organizzato e fa parte della scuola, e il garante e responsabile unitario di tutto questo è il dirigente scolastico.
Crescita della Scuola | D.P.R 275/99
Quando poi, parliamo di sviluppo, di ricerca, di sperimentazione, andiamo nel campo dello studio, della ricerca finalizzata alla crescita della scuola. Quindi, in questo campo rientra:
- l’aggiornamento
- la formazione.
La formazione di tutti, non solo dei docenti. Tutti quelli che cooperano e vivono la scuola incluso il D.S.G.A, Dirigente dei Servizi Generali Amministrativi.
Ascolta “Regolamento attuativo dell'Autonomia delle Istituzioni Scolastiche D.P.R 275_99 | Pt.3 Professoressa Piazza” su Spreaker.D.P.R 275/99 | Autonomia Scolastica
Quando parliamo di autonomia, dobbiamo rapportarci necessariamente agli Enti Locali.
La scuola, infatti, elabora un progetto che è il P.O.F, oggi Piano Triennale dell’Offerta Formativa, che viene elaborato, sentiti tutti gli utenti, genitori, studenti, delle scuole ovviamente professionali, licei, insomma, negli istituti dove i ragazzi sono più grandi rispetto ai bambini delle scuole primarie.
Parliamo di progetti educativi, formativi che servono a rispondere a quelli che sono i bisogni, non solo dei nostri alunni ma anche degli utenti in genere.
La scuola non è più un’isola pedonale ma vive e respira la vita della comunità, una comunità di apprendimento che risponde ai bisogni del territorio.
Principio di Sussidiarietà
In tale contesto è importante il principio di sussidiarietà, ovvero, quel principio per cui i cittadini usufruiscono dei servizi rivolgendosi all’Ente più vicino in cui vivono.
Il principiò di sussidiarietà è un principio di aiuto, un principio saliente del decentramento amministrativo.
Lo stato ha demandato alcune competenze che spettavano a se stesso, attribuendo compiti e responsabilità ad altri Enti, proprio per rispondere ai bisogni dei cittadini.
Parliamo di decentramento e non più di centralità.
Lo stato non è più il fine ma si è ribaltata un pò la situazione, la centralità, quindi, è passata al cittadino, titolare dei diritti.
Spero che questo articolo sul D.P.R 275/99 | Autonomia Scolastica ti sia stato d’aiuto.
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Buono studio,
Professoressa Piazza