Metodo ABA e CAA | Professoressa Piazza

METODO ABA E CAA

Metodo ABA e CAA

Oggi vi parlerò dell’autismo e di alcuni approcci metodologici importanti per affrontare questa tipologia di disabilità.

Disturbo dello spettro autistico | Metodo ABA e CAA

L’autismo, infatti, rientra in quel disturbo che il manuale di SM4 definì “disturbo dello spettro autistico”, per identificare una disabilità complessa con caratteristiche diverse e che si riscontra in vari tipi di disturbi autistici come:

  • Disturbo pervasivo dello sviluppo.
  • Disturbo di Asperger. 
  • Sindrome di Rett.
  • Disturbo disintegrativo dell’infanzia. 
  • Disturbo pervasivo dello sviluppo, non altrimenti specificato.

Le aree interessate in questa disabilità, sono in particolare:

  • L’area del comportamento
  • L’area dell’interazione sociale
  • L’area del linguaggio.

Disabilità Intellettiva

Ovviamente, non confondiamo il disturbo dello spettro autistico con la disabilità intellettiva che è un’altra cosa.

È anche vero che può capitare talvolta che la disabilità intellettiva si possa riscontrare anche in questi soggetti.

Gli alunni che ne sono affetti, frequentanti le nostre classi, presentano: o un’assenza totale del linguaggio o una presenza del linguaggio ma non molto chiaro.

Ne scaturisce una comunicazione molto difficile ed i rapporti sociali risultano complicati, al punto tale che gestire un ragazzo autistico nelle classi, a volte risulta complesso.

Questi ragazzi hanno difficoltà a gestire le loro emozioni. 

  • La paura
  • L’ansia
  • Il tremore

Insomma, quelle che sono delle definite emozioni primarie, non sono controllate e spesso incontrollabili.

Per cui nei gruppi classe, la relazione con questi ragazzi risulta difficile.

Ascolta “Metodo ABA e CAA | Ep. 15 Professoressa Piazza” su Spreaker.

Come deve comportarsi un docente? | Metodo ABA e CAA

È importante che i docenti lavorino sul piano affettivo, guadagnando la fiducia di questi soggetti e facendo in modo che acquisiscano consapevolezza delle loro azioni, quindi anche che sappiano gestire le emozioni stesse, al fine di un apprendere più sereno seppur proporzionato alle loro potenzialità.

Il comportamento, come già detto, è una delle aree più complicate e deficitarie in questi soggetti.

Bisogna intervenire affinché il comportamento, alcuni eccessi che portano conflitti anche nell’ambito del gruppo dei pari, possano essere controllati.

Quali sono gli approcci che si conoscono oggi?

Intanto il metodo ABA, il cui acronimo significa “analisi applicata del comportamento”.

Il termine “comportamento” ritorna spesso in tutti gli approcci che si rifanno alla teoria del comportamentismo ed in particolare, al condizionamento operante di Skinner, il quale dava importanza al rinforzo, cioè al cosiddetto “premio”.

Ad un comportamento ne segue un altro a seguito di questo rinforzo.

Skinner | | Metodo ABA e CAA

Skinner aveva osservato dei piccioni in una gabbia, la “box Skinner”, in cui era presente una levetta che, se premuta, faceva cadere del cibo.

Casualmente, il piccione osservato in prima istanza, aveva premuto questa levetta che aveva fatto scendere il cibo. 

Ripetendo l’azione, il piccione aveva associato l’atto di premere la levetta al cibo.

L’azione veniva successivamente ripetuta in tempi sempre più brevi.

Questo significa che il cibo costituiva un premio, un rinforzo, che sollecitava il piccione a premere la levetta.

Da qui il condizionamento operante e quindi un apprendimento fondato sul rinforzo positivo.

Questo esperimento, riportato nell’ambito dell’apprendimento, fa sì che anche gli alunni disabili, come gli autistici, attraverso un rinforzo, un premio, riescono ad assumere comportamenti migliori rispetto a quelli usuali.

Token Economy

Nell’ambito dell’ABA, di questa analisi applicata del comportamento, rientra quella tecnica che si chiama “token economy” la cui espressione significa “economia a gettoni”.

I gettoni costituiscono, un premio, un rinforzo.

Qualsiasi ragazzo affetto da una disabilità grave, una volta acquisito un premio, qualsiasi esso sia, riesce a modificare il proprio comportamento.

Al gettone corrisponde un premio vicino alla realtà del ragazzo, al suo gradimento.

Quindi, si è compreso, già a partire dagli anni ’60 con lo psicologo norvegese dal nome Locà, che a seguito di un premio, anche i ragazzi autistici riescono a modificare il loro comportamento.

Comunicazione Aumentativa Alternativa | Metodo ABA e CAA

Nell’ambito della sfera cognitiva, un’altra tipologia di metodo, ma che in realtà è un insieme di strategie, di metodi di tecniche finalizzate all’apprendimento, è la CAA, cioè la “comunicazione aumentativa alternativa”.

Questa viene utilizzata soprattutto per quei ragazzi che hanno difficoltà o assenza di linguaggio.

Si tratta di una tipologia di comunicazione che è aumentativa in quanto accresce le abilità linguistiche di questi soggetti ed alternativa in quanto è una comunicazione che sostituisce il linguaggio verbale.

Il linguaggio è un aspetto della comunicazione ma non è la comunicazione, in quanto, anche i gesti, i simboli, costituiscono una forma di comunicazione se usati opportunamente.

Questo approccio, questa comunicazione aumentativa alternativa, viene utilizzata in modo alternativo alla lingua orale, quindi alla lingua verbale vera e propria e riutilizza simboli e suoni abbinati per facilitare la comunicazione di questi soggetti.

Ad esempio alla parola “buongiorno” corrisponde il simbolo della mano che saluta.

Questi simboli (presenti nel “vocabolario dei simboli”)  permettono di facilitare la comunicazione dei ragazzi con gravi difficoltà di linguaggio.

La comunicazione si avvale quindi, nella sua gestione di approcci particolari, come il metodo ABA ed i metodi che scaturiscono dalla CAA. 

Ricordiamo che la linea guida numero 21 del 2011 fa riferimento ampiamente agli approcci per i ragazzi autistici ed in particolare al metodo ABA.

Spero che questo articolo sul metodo ABA e CAA ti sia stato d’aiuto.

Vuoi che parli di una lezione in particolare? Scrivilo tra i commenti e io vedrò di realizzarne una nuova video lezione e un nuovo articolo.

Inoltre, ti invito a visitare il mio canale YouTube dove troverai altre lezioni ricche di contenuto.

Buono studio,

Professoressa Piazza

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